Nostro malgrado dobbiamo ritornare su un argomento oggetto di discussione durante l’ultimo consiglio comunale e anche sui social, per ribadire un semplice concetto che pensavamo fosse stato recepito anche dalla minoranza consiliare ma, evidentemente, così non è.
Vogliamo innanzitutto confermare quando già detto in diverse occasioni: l’amministrazione comunale con diverse delibere di giunta, atti pubblici e collegiali, comprese tra il 2018 ed il 2020, ha partecipato alla procedura concertativa, promossa dalla Regione Calabria per la realizzazione di un impianto di compostaggio di prossimità e rivolta a comuni sotto i 2000 abitanti. Si è semplicemente e doverosamente aderito ad una manifestazione d’interesse, per dare al nostro territorio la possibilità di dotarsi di un impianto che possa portare solo benefici all’ambiente ed alla comunità anche di natura economica.
Precisiamo, come si è già avuto modo di fare con alcuni cittadini residenti in Contrada Destre, di cui rispettiamo le preoccupazioni ed abbiamo dato massima disponibilità al dialogo ed alla condivisone delle procedure, dove dovrebbe essere localizzato l’impianto, che la realizzazione di quest’ultimo é subordinata, e non potrebbe essere altrimenti, al rispetto di tutte le normative vigenti, alle garanzie sul suo funzionamento, al parere degli organi sovracomunali preposti.
Tutta la procedura si è svolta con la massima trasparenza ed in un arco temporale abbastanza lungo compreso nel triennio 2018 -2020, durante il quale sono stati pubblicati tutti gli atti deliberativi. –in fase concertativa con la Regione insieme ai comuni di Grimaldi e Mangone, nella logica di collaborazione istituzionale e crescita comprensoriale sinergica, abbiamo deciso di presentare la candidatura per realizzare nei pressi del centro di raccolta un impianto di compostaggio di prossimità della potenzialità massima di 225 tonnellate annue, con indubbie ricadute positive sia dal punto di vista economico che ambientale.
La Regione con decreto dello scorso 28 ottobre 2020 ha approvato e preso atto degli esiti dei lavori della commissione di valutazione, assegnando al Comune di Belsito, come capofila, per la realizzazione dell’impianto la somma di 300.000,00 euro. Con lo stesso decreto regionale è stata prevista la realizzazione di altri 9 impianti nella Provincia di Cosenza e 26 in tutta la Calabria.
Adesso, dopo la firma della ulteriore convenzione, dovrà essere realizzata la progettazione definitiva, da sottoporre all’approvazione dopo il rilascio dei pareri di diversi enti ed autorità. Tra le quali ricordiamo l’agenzia regionale di protezione dell’ambiente (ARPACAL) e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, entità preposte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Nondimeno, metteremo a disposizione di chiunque volesse prenderne visione tutti gli elaborati progettuali in modo da condividerne i contenuti.
Siamo, quindi, nella fase preliminare e solo se saranno rispettate tutte le prescrizioni di legge l’impianto potrà essere realizzato. Infatti si può recedere dalla realizzazione in ogni momento come definito all’articolo 11 dell’accordo sottoscritto con la Regione Calabria che testualmente riporta:
“Articolo 11 – Recesso
1.I Comuni sottoscrittori hanno la facoltà di recedere dal presente Accordo, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta. L’esercizio di tale facoltà, per i Comuni, equivale alla rinuncia al finanziamento.”
Vogliamo rassicurare chi sui social continua ad agitare, con dati assolutamente non veritieri, lo spettro di “megaimpianti” inquinanti che producono esalazioni nocive alla salute e rifiuti speciali. Si è più volte esplicitato l’argomento in discussione, sia in Consiglio Comunale che in riunioni pubbliche e, vedasi la nota n. 1756 del 25 settembre 2020 che si allega in copia, di risposta ad interrogazione scritta presentata dai consiglieri di minoranza lo scorso settembre. Purtroppo e questo è grave, si continua a non prendere atto delle motivazioni che ci hanno portato a presentare la candidatura: riduzione della quantità di rifiuti da smaltire in mega impianti con costi esorbitanti, nessun tipo d’inquinamento, valorizzazione dei rifiuti organici con la produzione di compost di qualità, contenimento dei costi di smaltimento e quindi della tariffa sui rifiuti per i cittadini. Invece continuano a fare propaganda politica con foto scopiazzate da internet e che non rappresentano in alcun modo l’impianto che vorremmo sia realizzato.
Vogliamo stigmatizzare con forza l’atteggiamento ed i termini, oltremodo volgari, usati dalla minoranza consiliare sulla pagina Facebook del gruppo che rappresentano in Consiglio Comunale. Non sono questi i termini ed i modi che chi rappresenta le istituzioni deve tenere, propinando volgari epiteti e cercando di creare malumori anche nelle comunità e amministrazioni dei comuni limitrofi.
Dobbiamo smentire alcune inesattezze riportate nella medesima pagina social: nel Comune di Mangone non ci risulta sia stata prevista, negli ultimi anni, la realizzazione di alcun impianto di compostaggio, piuttosto si era discusso della possibilità, per alleggerire l’emergenza che quotidianamente si vive nella nostra Regione, dell’attivazione di una discarica peraltro già esistente in quel territorio. Se, invece, la minoranza si riferisce alla proposta avanzata per la realizzazione del centro di raccolta rifiuti della Comunità Montana Savuto, presidente l’attuale capogruppo di minoranza, che come ormai è ampiamente dimostrato è famoso per le sue amnesie, ricordiamo, anche a lui, che quell’impianto è stato poi costruito proprio in contrada Destre di Belsito nella stessa località dove contiamo di realizzare l’impianto di compostaggio. Lo stesso impianto è gestito benissimo e non ha mai dato problemi dal 2014, anno d’avvio, anche a detta di tutti gli abitanti nella zona, oltre che dalle autorità preposte ai controlli. Nel merito, vorremmo capire perché l’attuale capogruppo di minoranza sia stato allora favorevole, come presidente della Comunità Montana, alla realizzazione di un impianto che prevede il conferimento dei rifiuti, anche organici, di 9 comuni, per circa 20000 abitanti, ed adesso, invece, è contrario ad un impianto di compostaggio di prossimità per 3 comuni per circa 4000 abitanti.
Non permettiamo, inoltre, che si possa dire a proposito della conoscenza delle unità di misura che i tecnici del comune “le abbiano smarrite nei meandri dell’onnipotenza di cui si sentono investiti!!!!”
Piuttosto invitiamo gli stessi estensori dell’articolo a verificare, e su questo hanno già dimostrato qualcosa, le proprie unità di misura. Non ci sembra che il cimitero comunale sia distante “circa 200 metri” ma si trovi a distanza ben maggiore.
Per dovere di chiarezza e per smentire affermazioni che non rispondono alla realtà, e che ci fanno pensare che non tutti abbiano piena contezza dell’argomento, e che mirino, piuttosto a mere strumentalizzazioni faziose, si riporta quanto espressamente scritto nello schema dei vincoli, proposto dalla Regione Calabria sulla base del quale è stata avanzata la proposta:
“E’ possibile localizzare impianti di compostaggio della frazione organica da RU in aree con distanze inferiori dei due chilometri dai centri abitanti a condizione che venga effettuata, caso per caso, una specifica verifica degli impatti olfattivi, in accordo alle indicazioni della Norma UNI EN 13725:2004, [….] e che si preveda la messa in opera di eventuali misure di mitigazione specifiche. Analogamente a quanto previsto per i centri abitati, deve essere considerata anche una distanza da mantenere nei confronti di case sparse; nel caso di abitazioni sparse poste a distanza inferiore a quelle individuate per i centri abitati, dovrà essere effettuata una specifica verifica degli impatti olfattivi aggiuntiva, in accordo alle indicazioni della Norma UNI EN 13725:2004, [….] che preveda la messa in opera di eventuali misure di mitigazione specifiche; qualora anche con l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili residuassero criticità ineliminabili, si provvederà ad applicare adeguate misure compensative.
Le indicazioni che precedono valgono anche per la localizzazione di impianti privati di trattamento/smaltimento/recupero rifiuti (speciali o non).”
La deroga dalle distanze minime indicate deve essere adeguatamente supportata da una analisi ambientale e modellistica tesa a dimostrare l’insussistenza di impatti sulle varie componenti ambientali, in primis qualità dell’aria e salute pubblica. Ed è quello che pretenderemo in fase di redazione ed approvazione del progetto con il rilascio dei pareri previsti.
Non sono previste particolari dotazioni idriche per il funzionamento dell’impianto, tuttavia l’amministrazione comunale, in tempi non sospetti e molto prima di aver individuato quell’area per localizzare l’impianto di compostaggio, ha programmato interventi per migliorare la distribuzione dell’acqua: tra i diversi interventi sulla rete idrica già appaltati ed in realizzazione nei prossimi mesi c’è anche l’adeguamento della rete di distribuzione idrica, realizzata qualche decennio fa nel momento dell’insediamento di alcuni privati, e non più adeguata nemmeno alle loro esigenze, proprio a sevizio dei fabbricati in prossimità del centro di raccolta. Nella zona a pochi metri dall’area individuata si trova la condotta fognaria a cui l’impianto ed il centro di raccolta, attualmente servito da vasca di raccolta dei residui a tenuta, possono essere facilmente collegati.
Abbiamo voluto cogliere le possibilità date da un bando emanato dalla Regione Calabria per realizzare un impianto sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico e, continuiamo a precisare, che se è solo se saranno rispettati tutti i parametri per la tutela dell’ambiente e delle persone si procederà alla sua realizzazione. Riteniamo sia nostro dovere porci il problema di migliorare il sistema dei rifiuti per migliorare la qualità di vita dei nostri cittadini.
Cogliamo l’occasione a tal proposito per ricordare che nei giorni scorsi abbiamo avuto comunicazione dell’assegnazione di un ulteriore contributo per il miglioramento della sezione RAEE all’interno del centro di raccolta. Come si può vedere dagli allegati, la nostra proposta è stata l’unica finanziata in Calabria, e tra le 23 in tutta Italia, sulla misura A classificandoci al 3 posto nazionale, un ottimo risultato, possibile grazie anche al lavoro dei tecnici del Comune. 

Amministrazione comunale di Belsito 

Nella foto, il sindaco Antonio Basile



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