Un parterre di relatori esperti degno dei grandi appuntamenti quello che l’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni Alimentari ha composto su indicazione del Comune di Malvito in vista dell’evento “Identità enologiche e promozione enoturistica del territorio - Alla scoperta della storia dei vini di Malvito con le cantine di Tenute Mirabelli e Tenute Pacelli”, incluso nel programma dell’edizione 2021 “Malvito tra uve e vitigni”, progetto realizzato con il contributo economico della Regione Calabria, che si terrà mercoledì 22 dicembre 2021, alle ore 18.00, presso la sala consiliare del piccolo borgo dell’alta Valle dell’Esaro, meglio conosciuto come Palazzo Ariani.

 

Se il cibo è parte integrante del patrimonio culturale italiano, ma soprattutto dell’immagine del nostro Paese nel mondo, il turismo rurale e quello a sfondo enogastronomico, fenomeni sociali in continua crescita, rappresenteranno tendenze sempre più innovative e di forte carattere culturale, prima che economico.

Questo il punto di partenza del focus trattato nell’interessante convegno “Il cibo valore identitario e culturale del territorio”, tenutosi a Castrovillari nel corso della prima edizione del Rural Food Festival, meeting culturale promosso per valorizzare la cultura alimentare della Calabria e del Pollino in particolare.

In una congiuntura economica resa incerta dalla pandemia Covid, l’intuizione degli organizzatori di puntare sul turismo del cibo e della cultura rurale ha significato puntare sulle vere certezze di un’area ricca come quella del Pollino: il Parco più grande d’Italia e Geoparco UNESCO, con il suo territorio, i suoi prodotti, le attività e la popolazione con la sua storia.

Fattori che si valorizzano reciprocamente nelle identità locali, nelle produzioni territoriali (agroalimentari, enogastronomiche, artigianali, artistiche), nella cultura, nella storia, nelle tradizioni e nelle loro evocazioni.

E proprio nella prima giornata del festival, organizzato dal Comune di Castrovillari con il contributo economico della Regione Calabria e il patrocinio del Parco Nazionale del Pollino e del GAL Pollino Sviluppo, sul tema della valorizzazione dell’identità alimentare del territorio si sono confrontati i principali partner pubblici della manifestazione, con la partecipazione di esperti del settore.

Un interessante talk moderato dal giornalista e direttore dell’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni AlimentariValerio Caparelli, che da esperto di comunicazione e marketing territoriale ha stimolato il dibattito coinvolgendo innanzitutto il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, e il suo Assessore al Turismo, Ernesto Bello, principali fautori del progetto Castrovillari Città Festival, sull’idea di includere questo importante evento sul tema della ruralità e delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche, peraltro esaltate nella strategia di sviluppo proposta nel costituente Distretto del Cibo, all’interno di quella fortunata sequenza di eventi pianificati con successo lungo tutto l’anno, che farà di Castrovillari la Capitale del Pollino e il principale riferimento del Meridione d’Italia con i suoi festival e la sua visione strategica di diversificazione dell’offerta turistica.

Visioni di promozione e sviluppo rilanciate dall’intervento del Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che ha ribadito il concetto di un territorio che presenta innanzitutto un cuore verde e un’identità distintiva ancora tutta da scoprire, fatta di prodotti della terra, di ricchezze naturali e paesaggistiche di inestimabile pregio e valore: un’area, quella del Parco, di grande interesse turistico, dotata di un consistente patrimonio di ricchezze storiche e culturali, promosse come importanti fattori di memoria e crescita.

Nel dibattito si sono susseguite analisi di settore e interessanti spunti operativi da parte dei responsabili territoriali di Cia e Coldiretti, Giovanni Fazio e Giuseppe Gigliotti, e da rappresentanti di alcuni organismi associativi di promozione e tutela della filiera agroalimentare: Gennaro Convertini, Presidente dell’Enoteca Regionale Calabria; Eugenio Muzzillo, Presidente dei Vignaioli Artigiani di Cosenza; Pierluigi Aceti, Presidente del Movimento Turismo del Vino Calabria; Francesco Brogna, consigliere del Movimento Turismo dell’Olio Calabria; Giovanni Gagliardi, promotore e ambasciatore di Catasta Pollino; Andrea Casaleno e Teresa Maradei, rispettivamente fiduciari delle Condotte Slow Food “Magna Graecia - Pollino” e della neo nata “Valle del Mercure - Pollino”.

Da questo primo momento di dibattito sui temi promossi dal Rural Food Festival è emerso come in futuro il patrimonio enogastronomico assumerà sempre più un valore centrale rispetto allo sviluppo dei territori e, per come emerge dalle più recenti analisi di previsione rispetto alle tendenze dei prossimi anni, quanto i viaggiatori saranno sempre più alla ricerca di esperienze coinvolgenti, spinti fortemente dalla curiosità e dal desiderio di conoscenza per la cultura e la tradizione, oltre l’attenzione all’autenticità, alla sostenibilità, agli ambienti naturalistici e al benessere.

 

 
30 anni esatti: questo è il tempo trascorso da quell’ormai lontano 6 dicembre del 1991, data in cui venne approvata la Legge Quadro sulle Aree Protette. Noi Guide dei Parchi lo ricordiamo bene, anche se molti erano bambini oppure neanche nati, perché è una legge che fa parte del nostro “DNA”, prevedendo la nostra figura.
 
Si trattò del coronamento di un processo, un movimento che chiedeva a gran voce che la protezione della natura entrasse nell’agenda politica italiana e fosse sistematizzata, organizzata e riconosciuta come cardine. Per noi è un anniversario importante, ma il nostro ricordo non basta e vorremmo che questa data, questa giornata, fosse ricordata da quanta più gente possibile, perché il patrimonio naturale, culturale, artistico ed enogastronomico protetto dai Parchi non riguarda pochi, ma tutti.
 
Il Parco non è un astratto e bucolico concetto di ecologismo ma è quell’idea fondamentale che riconosce nell’ambiente naturale il principale artefice della nostra sopravvivenza e si adopera, con regole differenti che nel resto del territorio, a difenderlo. Tutelare l’ambiente naturale vuol dire mettere al sicuro tutti quei servizi ecosistemici che da esso dipendono: cibo, acqua, aria e vestiti, solo per fare qualche esempio. In tre parole i Parchi sono: conoscenza, protezione, promozione.
 
 
30 anni sono passati dalla legge che questi Parchi li ha istituiti ed è tempo di bilanci, necessari ed ancora più pressanti nel mondo di oggi tra pandemie e cambiamento climatico. Le risposte da dare sono molte e complesse, ma una di quelle più urgenti è la difesa della biodiversità.
 
Lo strumento italiano a questo deputato sono appunto le Aree Protette, che hanno ormai raggiunto circa il 10% del territorio italiano, ma il cui trend è ormai dal 2008/09 stazionario (fonte ISPRA).
 
Questo non basta e crediamo che sia arrivato il momento di chiedere di più, molto di più. Crediamo sia arrivato il momento della consapevolezza e del coraggio di dire che abbiamo bisogno di più Parchi Nazionali, Regionali, Riserve, Aree Marine Protette in Calabria e non solo.
 
La nostra generazione ha il dovere di andare avanti e di investire tutto il possibile nella tutela della natura e chiediamo alle istituzioni ed enti preposti di attivarsi per costruire in tempi brevi un cronoprogramma per l’identificazione e l’istituzione di nuove aree protette in Calabria, dal mare alla montagna.
 
 
Chiediamo non solo un balzo in avanti dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo perché riteniamo necessario che le Aree Protette esistenti siano dotate di nuove risorse, in termini di uomini e mezzi prima di tutto. Bisogna investire con decisione nella tutela della biodiversità, in particolare in regioni come la Calabria che ancora ne mantengono un alto tasso.
Noi, Guide dei Parchi calabresi, faremo tutti i passi che riterremo necessari perché questo accada, interrogando enti ed istituzioni perché anche la valorizzazione e la promozione sono nulle di fronte alla perdita di habitat ed ambienti naturali di pregio. Avere un ambiente “sano” e tutelato rappresenta le fondamenta anche del nostro lavoro e di tutti gli eventuali sviluppi sostenibili delle aree interne.
 
 
Chiediamo, con forza e vigore, un Parco per Natale!
Vorremmo non sentirci soli, in questo meraviglioso sentiero che abbiamo scelto di percorrere ed è per questo che lanciamo una campagna rivolta a tutti: associazioni escursionistiche, guide, associazioni sportive, singoli escursionisti e cittadini a cui chiediamo di aderire. Chiediamo a tutti di farsi una foto ovunque, al mare, in collina in montagna o nel verde urbano con l’hashtag #unparcopernatale su un foglio o un cartello. Vorremmo che ogni cittadino calabrese che lo vorrà possa sentirsi parte di una richiesta di cambiamento e presa di coscienza da parte delle istituzioni del fatto che la protezione della natura deve essere protagonista dell’agenda politica.
 
Più aree protette, meglio attrezzate e gestite, è questo il regalo più grande che vorremmo per Natale!
COORDINAMENTO GUIDE PARCO CALABRIA (composto da Ass. Guide Parco Pollino, Ass. Guide Parco Sila, Ass. Guide Parco Aspromonte)
 
 

ROGLIANO - Non occorre andare molto lontano per alleviare lo stress e trascorrere anche poche ore in assoluta tranquillità.
Nella Valle del Savuto, sono presenti diversi luoghi in cui poter passare bei momenti immersi nella natura, o soggiornare anche per una notte in ambienti incontaminati come può essere la tenuta Bocchineri, a pochi passi da Rogliano.


Un podere, gestito da Carmine Altomare, che presenta il piccolo Museo della civiltà contadina (tre ambienti in due casette), il sentiero naturalistico che conduce al fiume (circa 2,5 km) lungo il quale è possibile ammirare due rifugi probabilmente utilizzati dalla mitica brigantessa “Ciccilla” e dalla sua banda, e tanti altri punti di interesse, che sono a disposizione di chi, in piena calura estiva, vuole visitare un parco naturalistico in cui si fondono flora, fauna e storia locale.
Inoltre, è presente la quercia secolare, il centro visita daini, e la casetta sull’albero dove poter dormire; in bella mostra anche un calesse degli anni cinquanta restaurato proveniente da una famiglia di Belsito.
Non mancano i giardini con i percorsi che completano una esperienza al di fuori del comune.
Piero Carbone, giornalista pubblicista 

È apparsa sul Sole 24 ore di ieri una foto che ritrae la casetta sull'albero della Tenuta Bocchineri di Rogliano. La foto fa da cornice a un articolo sui viaggi (idee e luoghi), dal titolo “Le prenotazioni per le vacanze ripartono, con cancellazioni a costo zero”. Nel servizio del noto quotidiano economico, si analizza la voglia di ripartire degli italiani in vista delle prossime vacanze, tenendo conto, chiaramente, di tutte le limitazioni imposte dalla situazione che stiamo vivendo.
Fra i risultati dei sondaggi realizzati da YouGov, emerge, in particolare, che le destinazioni preferite, dopo la pandemia, risultano essere la montagna e i parchi naturali, la campagna e i piccoli borghi, a discapito del mare e delle città, luoghi, da sempre, affollati e caotici.
In montagna, invece, si respira aria buona, si sta a contatto con la natura, ci si rigenera dallo stress.
Il Savuto è un territorio che offre tanto sotto questo aspetto: aria salubre, buona cucina, luoghi tranquilli, borghi antichi ricchi di arte e cultura, ambienti ameni come la Tenuta Bocchineri, una vera e propria oasi di pace e serenità, ideale per grandi e piccini.

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