Morte Di Marzio: indissolubilmente legato alla storia di Cosenza e del Cosenza
Un ricordo di Giacomo Mancini dedicato a Gianni Di Marzio.
"Nella notte se ne è andato Gianni Di Marzio. Allenatore, dirigente, commentatore.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia di Cosenza e del Cosenza. Fu il protagonista della storica promozione in serie B dei Lupi della stagione 1987/88 – così Giacomo Mancini, già parlamentare socialista e membro dell’assemblea regionale del PD Calabria.
Lui sedeva in panchina e guidava un bel gruppo di giocatori. C’erano Simoni, Marino, Lombardo, Castagnini, Giovannelli, il povero Bergamini, De Rosa, Lucchetti, Urban, Padovano, oltre a Fantini, Montrone, Maniero, Del Nero. Il presidente era l’avvocato Giuseppe Carratelli, suo vice il vulcanico Paolo Fabiano Pagliuso.
Che anno quell’anno. I Lupi conquistarono la seri B dopo ben 24 anni. E fu un tripudio. Di Marzio torno’ a Cosenza due anni più tardi e conquisto’ una salvezza sofferta.
Poi andò a Palermo dove concluse una carriera da allenatore che lo ha visto su tante panchine di serie A.
Grande conoscitore di calcio e scopritore di talenti- continua Mancini- La leggenda narra che fu tra i primi ad accorgersi della classe cristallina di Diego Armando Maradona in Argentina. Immediatamente lo segnalo’ a Corrado Ferlaino, presidente del Napoli, che non poté acquistarlo perché il mercato degli stranieri era chiuso. Quello che poi avvenne è storia.
Tra Di Marzio e Maradona nacque un legame profondo. Sottolineato anche nel ricorso commosso del figlio Gianluca, apprezzato giornalista di Sky. E confermato dallo stesso Gianni che nella suo profilo di whatsapp aveva inserito una foto abbracciato con un giovanissimo Pibe de Oro.
Con il Mister eravamo soliti scambiarci gli auguri -conclude Mancini - Ed era sempre l’occasione per intrattenerci in ricordi e commenti. Gli ho scritto l’8 gennaio per il suo 82esimo compleanno. Non pensavo sarebbe stato per l’ultima volta.
Ciao Mister, salutaci Diego e anche Denis".