Oggi vi voglio parlare di come a volte si danno giudizi affrettati sugli altri e sul loro comportamento. Vi parlerò di una commedia vista in televisione molti anni fa. Allora la televisione era in bianco e nero e c’erano solo i 2 canali della RAI, non c’era molta scelta, per cui si guardava quello che c’era. In televisione c’era anche la prosa, varie commedie, anche americane e russe, che si guardavano ugualmente, anche se non c’era azione e colpi di scena, e avevano un andamento molto lento.
C’erano le commedie di Anton Čechov, di Arthur Miller, di Carlo Goldoni.
Ricordo i titoli di alcune commedie: "Vita col padre", "Casa di bambola", "Morte di un commesso viaggiatore", "Il giardino dei ciliegi".
Ricordo una commedia ambientata in periodo natalizio. Si svolgeva in una famiglia media americana. In questa famiglia si aspettava la visita di uno zio molto ricco, e intanto si chiacchierava. Si criticava questo zio, che nonostante fosse molto ricco, come regalo di Natale portava sempre una semplice cassetta di arance. Si chiedevano cosa ne facesse di tutti i suoi soldi.
Arriva lo zio che porta la solita cassetta di arance e si comincia a chiacchierare.
Ad un certo punto lo zio nota un comportamento che gli sembra strano in uno dei bambini della famiglia. Convince i genitori a farlo visitare da un medico e si scopre che il bambino ha una malattia molto grave, e che ha bisogno di cure molto costose.
Lo zio lo fa curare a sue spese. E il bambino guarisce.
Alla fine della commedia lo zio muore. Una parente che si occupa di sistemare le cose dello zio trova un diario di appunti dello zio e scopre come spendeva i suoi soldi e lo rivela agli altri parenti. Si occupava delle cure mediche di bambini poveri ammalati, spendeva i suoi soldi per curare questi bambini. Nel diario c'erano i nomi di tutti i bambini che aveva fatto curare. Legge i nomi dei bambini e le cure che hanno avuto. L'ultimo è quello del bambino della famiglia. Tocca a lei scrivere su quel diario per l’ultima volta la parola “guarito”.
Salvatore Cutellé
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