MALITO – Stamattina non è passato e la sua mancanza si è fatta sentire a Grimaldi e a Maione. Tonino Pirozzo, il compagno socialista che annualmente, il primo maggio, attraversa con la sua auto le strade di Malito e dei due comuni limitrofi, sventolando la bandiera rossa sulle note della storica canzone popolare, è rimasto “forzatamente” nel suo paese. La drammatica situazione che stiamo vivendo, legata al coronovirus, e le restrizioni ad esso collegate, non gli hanno consentito di allontanarsi dal piccolo centro del Savuto. Per questa ragione, lungo le vie di Grimaldi e Maione oggi non hanno risuonato le note di “Bandiera rossa”, e tanti cittadini, che speravano di vederlo passare, sono rimasti delusi. Diversamente, nel suo comune, Tonino, non ha mancato di fare il tradizionale giro con l’auto, sventolando la bandiera col garofano ben in vista. «Sono molto dispiaciuto - ammette - di non aver potuto fare anche quest’anno il mio tradizionale percorso», ma promette: «Ritornerò l’anno prossimo. Nell’attesa, saluto tutti gli amici che mi aspettavano e soprattutto quanti ancora credono, come me, negli antichi ideali politici». Quella di Pirozzo per il socialismo è una passiona nata fin dall’infanzia. A trasmettergliela fu la madre, Francesca Spina, mentre il padre, Eugenio, era comunista. «Il mio ideale socialista - ammette - lo sento forte nell’anima, è qualcosa che mi accompagnerà tutta la vita». Tonino Pirozzo, 69 anni, oggi è in pensione. Sposato e padre di due figli, è stato un lavoratore edile fino al 1979, anno in cui ha iniziato a lavorare per il Comune di Malito.



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