Il paziente affetto da adenoma della prostata vede talvolta come unica soluzione terapeutica l’intervento chirurgico.
Uno degli effetti indesiderati di tale intervento è la retro eiaculazione legata all’eliminazione dello sfintere interno.
Ma negli ultimi tempi due interventi mininvasivi della durata di pochi minuti che utilizzano il potere del getto dell’acqua (AquaBeam) e del vapore (Rezum) stanno aprendo un panorama sino a poco fa inimmaginabile.
L'acquablazione che utilizza il sistema AquaBeam combina la guida dell'immagine in tempo reale e la robotica per consentire la rimozione precisa e priva di calore del tessuto prostatico con un getto d'acqua ad alta velocità.
Lo scopo di un recente studio è stato quello di riportare i risultati dell'acquablazione fino a 1 anno in un unico centro nel Regno Unito che utilizza un approccio atermico all'emostasi.
Metodi: Cinquantacinque uomini sono stati sottoposti ad acquablazione tra settembre 2017 e dicembre 2018 (come parte dello studio OPEN WATER).
L'acquablazione standard è stata eseguita con il sistema AquaBeam (PROCEPT® BioRobotics) con 2 passaggi di Aquablation seguiti da washout vescicale con applicazione di irrigazione vescicale continua tramite catetere su un dispositivo di trazione continua.
I pazienti sono stati seguiti a 3 e 12 mesi.
I dati sono stati raccolti in modo prospettico su dati demografici dei pazienti, uroflussometria, volume della prostata, International Prostate Symptom Score (IPSS), Male Sexual Health Questionnaire for Ejaculatory Dysfunction (MSHQ-EjD) e International Index of Erectile Function (IIEF-15).
Risultati: l'età media era di 64,1 ± 7,9 anni. Il tempo di funzionamento è stato di 26,9 ± 9,2 min. Il volume medio della prostata è diminuito da 58,2 ± 23,9 cc a 33,2 ± 12,9 cc (p <0,0001). Ci sono stati miglioramenti significativi al follow-up di 12 mesi nella velocità di flusso urinario massimo (9,9 ± 5,1 ml / s vs 23,9 ± 11,6 ml / s), IPSS (21,7 ± 7,4 vs 6,1 ± 4,2) e punteggio della qualità della vita (4,8 ± 1,1 contro 1,4 ± 1,4) (p <0,0001). Non è stato riscontrato alcun cambiamento significativo nei punteggi IIEF-15 e MSHQ-EjD. C'erano 8 (14,5%) complicanze di Clavien di grado 2 o superiore.
Conclusione: l’esperienza in un unico centro suggerisce che l'acquablazione utilizzando un approccio completamente atermico è una procedura di cavitazione sicura con conseguente miglioramento significativo della LUTS paragonabile alle procedure di cavitazione standard con una maggiore conservazione della funzione sessuale.
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Il dottor Andrea Militello
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