ROGLIANO
La pietra magica
Secondo una leggenda tramandata negli anni, c'è una pietra, detta "petru e pescu", su cui chiunque si sieda, a patto che sia sincero, sente la chioccia con i pulcini e una donna che tesse.
Il miracolo della Madonna della Saletta
Si narra che Fedele Gabriele, tornando dalla campagna, corse il rischio di morire sul suo mulo, che, diventato irrequieto e nervoso scalciando e impennandosi, cioè imbizzarritosi, lo fece sobbalzare molte volte.
Lo sventurato chiese aiuto alla Madonna della Saletta, che lo salvò.
In segno di devozione, Fedele fece costruire,nel 1879, la Chiesa della Madonna della Saletta. Sulla facciata si nota, infatti, l'iscrizione "A divozione di Fedele Gabriele". All'interno non ci sono elementi decorativi. Sulla parete di fondo, una nicchia custodisce una statua della Madonna.
AIELLO CALABRO
La sorgente "du vecchiarellu"
Sul Monte Faeto (1100 m.), splendente e incontaminato bosco, che domina Aiello Calabro, c'è una sorgente di acqua fresca e limpidissima, chiamata "du vecchiarellu".
Si narra,infatti, che, molto tempo fa, un vecchietto, passeggiando per i boschi, fosse andato a bere a questa fontana di acqua purissima e che, malgrado l'età avanzata, sia rimasto arzillo e sano per molto tempo, come se avesse scoperto l'elisir di lunga vita.
La cattiva fama degli Aiellesi
Sembra che,in passato, gli Aiellesi non godessero di buona fama. Essi venivano indicati con il nome di "tammurari" (suonatori di tamburo), perché suonavano in tutte le feste e, inoltre, c'era un detto,indirizzato a loro, che recitava "Ajellisi, scurcia li 'mpisi, / e de la pelle fattinni cammisi. / Ajellu, Ajellu, / allu miegliu d'u mangiari, / tu stipati u curtiellu." (Aiellesi, impiccali, scorticali, / e della pelle fanne camicie. / Aiello, Aiello, / per il momento più importante del pranzo / conservati il coltello).
Giuseppe Pizzuti, docente