×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 52

 

(Da "Monachesimo illuminato" di Francesco Vetere, docente di Discipline umanistiche)

 

La scelta della narrazione in prosa della vita e delle opere del Santo calabrese è motivata da meritato encomio e dalla vasta eco di universale popolarità .
Un'intesa biografia trova percettibile e incisivo riscontro nel percorso esistenziale del Santo di Paola quale tributo di riconosciuta santità, scaturita dal suo lascito sapienziale per esaltare un messaggio pregno di umiltà, generato dalla sua parca vita ma così fortemente penetrante nel sostrato storico e culturale dell'epoca.
I suoi ideali si innestano intensamente nelle cause di una periodica crisi della società del tempo, malata e bisognevole di illuminati riferimenti che trovano nel Patrono di terra di Calabria un santo alfiere. L'anima di Francesco viene plasmata dalle sacre Parole evangeliche in simbiotica condivisione con un ascetico eremitaggio e con amorevole e generoso slancio verso l'umanità sofferente ed emaginata dalla società opulenta.
Francesco irradia l'epoca in cui vive di rinnovata linfa vitale, inserendosi nella storia epocale che lo vede protagonista e osservatore di una triste realtà senza utopistiche illusioni, per cui l'uomo comune acquista contezza di sé dopo riscoperta della Fede, predicata dal santo Frate.
Valori etici, pervasi di sentita filantropia connotano il suo spirito rivolto verso l'Amore e la Carità, a testimonianza della parola di Cristo, la sola parola che può dispensare solidarietà e pace all'Umanita' tutta. Un naturale viatico esistenziale è l'amore universale, ma che spesso non è dispensato con altruistico spirito, per come invece elargisce l'umile Frate di Paola in nome della cristiana Carità, supportata da forte impegno sociale.


L'ingiustizia, quale cancro di una società sofferente e disumana crea una deprecabile forma di disparità che allontana il senso di solidarietà e di riscatto della dignità degli oppressi senza distinzione di casta. A difensore di quest'ultimi si pone l'umile Asceta, che travalicando i rigidi schemi di una vuota erudizione e di un freddo realismo epocale, si carica di una mistica missione per contrapporsi allo sfarzo delle corti medievali e all'opulenza delle curie papali.
L' Uomo proveniente dalla povera Terra calabra si compenetra nel presente, vivendone le tristi difficoltà insieme a quell'umanità bisognosa di sana giustizia e solidale supporto morale onde costruire la sua Storia in un contesto di difficile sopravvivenza. Gioia e Speranza diventano messaggi di alta valenza cristiana, affinché il male non possa prevalere sul bene, e la morte sia un premio per una vita beata e non terribile pena per una scellerata condotta.
È proprio in questa missione che coniuga il senso mistico della preghiera con una visione universale del mondo laico, a cui non appartiene ma ad esso rivolge comunque un vivido sguardo verso nuovo approccio con una realtà proiettata a laicizzarsi come riflesso di una metamorfosi politica che investe l'Europa, martoriata da sociale fermento.
Come Machiavelli indica ai regnanti la via maestra per un buon governo, così il Pio eremita paolano indica a costoro un retto agire, pervaso di sentita bontà e generosa carità senza sentirsi reo di passiva sudditanza. Tale messaggio di vita travalica i confini nazionali, trasvolando in terra straniera ove la sua taumaturgica fama trova meritata esaltazione mercé anche un'ascetica esistenza che sarà da esempio in ogni strato sociale.
Senza coercizione alcuna ma per rispettosa obbedienza gerarchica trasmigra nella reale Francia per coniugare la parola di Dio con un instancabile operato, senza abbandonare la semplicità e l'umiltà che connotano lo spirito di povero frate,tutto proteso a lenire le altrui sofferenze.
Trascinando la sua tarda età ma fertile di etica saggezza, diviene onorato consigliere di quei regnanti di cristiana Fede pur in una difficile epoca segnata da discordie politiche che marciscono nell'immorale condotta di quel tempo, dove temperanza e solidarietà non trovano posto nelle coscienze.
Retaggio della sua calabra Terra è una ferrea volontà con obiettiva visione esistenziale, quale esperienza vissuta nei natii luoghi con la forza del cuore, innervata da mistica mente e dal fervore delle preghiere. Da piccolo frate percorre il suo cammino non alla ricerca dello sfarzo cortigiano ma lavorando sulle coscienze per rimuovere l'empietà con cui si prevarica l'altrui dignità.


La sua austerità è un esempio di mistica e ascetica visione di vita, tramandata a coloro che, affascinati di diventare umili servitori non di se stessi ma dell'umanità sofferente, si uniscono povera confraternita per fondare un Ordine, il cui imprimatur è sancito da sacri sigilli pontificali. Il suo gregge monastico spazia in sterminate terre, proprio dove vi è più bisogno di infondere la parola di Cristo per generare in ognuno il senso del Bene, fugando quello del male.
Solitudine e contemplazione sono simboli di una vita ascetica che i neofiti del Santo abbracciano senza ritorno di pensiero, per perseguire gli alti ideali del vivifico percorso, tracciato dal Frate di Paola. Austera e rigida regola rafferma la fraterna convivenza monastica, ai cui membri Francesco darà nome di Minimi, per identificarli come coloro che si prostrano per terra per giustificare il loro infimo grado nella scala della società.

 



Notizie

Premium Sabatum (2)

Visitatori (2)

729766
OggiOggi748
IeriIeri609
Questa SettimanaQuesta Settimana2495
Questo MeseQuesto Mese10186
TotaliTotali729766
Highest 06-11-2024 : 2259
18.118.19.123
US
UNITED STATES
US

Photo Gallery (2)