MANGONE – “Tutto andrà bene”. È questo il titolo di uno straordinario video realizzato dagli alunni dell’istituto Comprensivo Mangone-Grimaldi, per lanciare, a gran voce, un messaggio di speranza, in questo periodo che costringe tutti a "mantenere le distanze".
Il video è il risultato di un lavoro di squadra ben fatto, che ha dato i suoi frutti, facendo arrivare forte, in tutto il Savuto e oltre, un invito che è un vero e proprio urlo a restare uniti, anche se lontani, perché tutto andrà bene. Ideatore del progetto di video è Gianfranco Salfi; testo e musica sono di Cesare Filiberto Tenuta.
L’intenso filmato è stato realizzato con la partecipazione degli insegnanti di musica e di strumento musicale e, naturalmente, degli alunni dell’Istituto comprensivo. Complessivamente sono intervenuti in 200, tra bambini e ragazzi di dieci plessi, un genitore esperto d’informatica e i maestri Alessandra Plastina, Andrea Mellace, Daniela Castrovillari, Gianfranco Esposito, Giuseppe Caruso, Ilde Maria Notarianne, Lucia Ada Granata, Maria Teresa Cignola, Matteo Saccà, Rita Venneri, Melinda Bernaudo. Ovviamente tutti distanti tra di loro, ciascuno in collegamento dalla propria abitazione.
«Questo splendido video costituisce una sfida vinta. Anche ai tempi del Covid-19 - ha commentato l’ingegnere, e in questo caso coordinatore tecnico del video, Gianfranco Salfi - la scuola si configura come comunità educativa ed educante, e privilegia una didattica condensabile nella formula dell’”I care”, che è cura, attenzione, incoraggiamento. Una didattica orientata al recupero della dimensione relazionale che si traduce, prioritariamente, in accompagnamento e supporto emotivo. Tutto ciò traspare da questo meraviglioso lavoro: la nostra comunità scolastica, in tutte le sue componenti, riesce ad unire, aggregare, promuovere la bellezza anche in un drammatico momento emergenziale. Ognuno a casa propria ma, grazie alla magia della tecnologia, tutti insieme, tutti uniti, tutti pronti a mettere in campo passione e talento per raggiungere un obiettivo comune e regalare emozioni condivise. È questa la didattica della vicinanza e della cura, la comunità educante nella quale ho sempre creduto, la scuola che ci piace in quanto promuove e valorizza l’unicità di ogni persona».