COSENZA -  L’approvazione da parte della Giunta regionale del Bilancio deve essere l’occasione per discutere ora in Consiglio regionale del Documento contabile da affiancare a un Piano strategico che riprogrammi tutte le risorse comunitarie disponibili dell’attuale programmazione, ma anche quelle non utilizzate e che riguardano il periodo di programmazione 2000-2006 e 2007-2013. I due provvedimenti devono essere licenziati dal consiglio regionale contestualmente.

Queste risorse devono essere integrate ai fondi che l’Europa incomincia a mettere a disposizione degli Stati e quelli che il Governo ha stanziato in riferimento alla liquidità delle imprese e al decreto che, subito dopo Pasqua, sarà approvato e che includerà misure di contrasto alla disoccupazione e il finanziamento del reddito di emergenza per tutti coloro i quali non hanno alcun sostegno.

Nel mese di dicembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel comunicare lo stato dell’arte delle spese comunitarie alle Regioni, ha segnalato che del Fondo sociale europeo disponibile per la Calabria, pari a 339,12 milioni di euro, rimangono ancora da utilizzare oltre 250 milioni. Ecco perché è fondamentale riprogrammare, velocizzare e sburocratizzare l’utilizzo delle risorse comunitarie. Risorse ferme da anni e che potrebbero permettere di avere a disposizione della Calabria circa un miliardo e mezzo.

Pensiamo anche alle risorse già disponibili e non utilizzate per due misure: “Garanzia Giovani” e “Dote Lavoro e inclusione attiva”. 

Per Garanzia Giovani nel 2017 furono pubblicati due bandi: uno da 13milioni e 500 mila euro finalizzato a soggetti privati per promuovere tirocini con l’obiettivo di avvicinare i giovani al lavoro e di contrastare il fenomeno di NEET. L’altra misura, sempre bandita nel 2017, è Dote lavoro e inclusione attiva, tesa a sostenere l’inserimento e/o il reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati con uno stanziamento di oltre 67 milioni di euro.

La Regione rapidamente deve provvedere al pagamento delle indennità spettanti a colori i quali hanno usufruito sia del programma di Garanzia giovani che della misura di Dote lavoro e inclusione attiva per poi procedere alla riprogrammazione dei fondi inutilizzati che ammontano a decine di milioni di euro.

Considerando che esiste la disponibilità finanziaria per avviare le procedure dei pagamenti, bisogna chiudere con la massima celerità queste procedure di pagamento delle indennità maturate dai disoccupati e dagli enti privati accreditati per i servizi al lavoro e alle politiche attive che pur avendo rendicontato ancora ad oggi non hanno visto effettuato alcun pagamento.

Subito si apra un confronto su questi temi: il Documento contabile della Regione Calabria deve essere accompagnato necessariamente da un Piano strategico di riprogrammazione di tutte le risorse comunitarie disponibili, per sostenere settori strategici quali l’agricoltura, il turismo e l’ambiente.

Carlo Guccione
Consigliere regionale Gruppo Pd


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