Quella di ieri è stata una giornata di profondo lutto e cordoglio per la comunità roglianese: è venuto a mancare improvvisamente, all'età di 55 anni, don Giampiero Arabia. Il sacerdote, dopo aver accusato un malore, si è spento nel pomeriggio di ieri al Policlinico Umberto I,di Roma.
Don Giampiero, insegnante, teologo, artista, assegnato alla Diocesi di Roma, da alcuni anni era missionario in Germania, nella città di Aquisgrana. Da poco era rientrato in Italia per un periodo di riposo.
Lo ricordiamo per la sua grande fede, per l’educazione alla preghiera assidua e alla carità cristiana.
La generosità e la passione viva nell’essere prete, lo hanno accompagnato in tutte le parrocchie che ha guidato senza attimi di tregua o di riposo.
La sua virtù più bella, quella che tutti ricordano, era quella dell'accoglienza, dell'accoglienza nell'amore.
Rogliano e le comunità parrocchiali dove prestava il suo ministero sacerdotale, perdono non solo una guida spirituale, ma una persona alla mano, un uomo dalla grandissima cultura che lascia un enorme senso di vuoto in tutti noi.
Il ricordo del sindaco e dell'amministrazione comunale
Non è la morte che ha spento la vita di Giampiero Arabia, ma è la vita dell’Aldilà che lo ha chiamato. Giampiero Arabia, no: don Giampiero Arabia; sì, reverendo don Giampiero Arabia, sacerdote che, sin da ragazzo, ha donato la sua esistenza alla Chiesa, con la forza prorompente della sua vocazione, vocazione che – è bene sottolinearlo con inginocchiato rispetto -, vocazione che è Grazia di Dio.
Alla Chiesa don Giampiero ha donato la sua arte finissima, la passione che, con la vocazione, lo ha catturato sin dagli anni della sua infanzia. Come dire: Fede e Arte, Arte sacra, sono state il suo pane quotidiano. Egli ha rappresentato plasticamente la Fede nella sua Arte, soprattutto, arte pittorica e arte musiva. E ha espresso la sua Arte nella Fede, come Credo trasfuso nella rappresentazione pittorica e nella composizione dei mosaici, vale a dire in opere, a loro volta, ispiratrici di preghiera e di meditazione. Ispiratrici e sollecitatrici di preghiera e di meditazione. I
l suo è stato un esempio alto, generoso, il più alto e generoso che un uomo possa consegnare al prossimo; un esempio che indica la strada della Verità, quello che è destinato a dare impulsi alla conversione permanente, alla rigenerazione continua nell’Amore in Cristo Gesù. Non c’è niente di più alto. Don Giampiero, per tutti quanti noi, è stato questo: un ispiratore di Cristianità.
“Don Giampiero. Per me, che ho vissuto con lui i miei anni giovanili – mi sia consentito questo commosso ricordo personale -, per me: semplicemente Giampiero. E non posso sottacere l’educazione familiare che egli ha ricevuto e che ha contribuito alla sua felice formazione”, afferma in una nota il Sindaco Giovanni Altomare. Figlio d’arte, con il papà, il grande poeta vernacolare Peppino Arabia, cantore di Rogliano e pittore anche lui. Figlio d’una madre di forte radicamento religioso, memore delle sue origini di San Sisto, dove la religiosità assume, appunto, un senso radicale nel dramma storico che quella località e quella comunità, nobili e patite, evocano alla sensibilità di chi sa.
Giampiero è rimasto fedele ai loro insegnamenti. Li ha elevati, quegli insegnamenti, sino a farne una ragione di vita. Che la morte non cancella, perché la sua vita continua nel richiamo che ha ricevuto dalla Casa del Padre.
Il Sindaco Giovanni Altomare, l’Amministrazione Comunale e l’intera popolazione Roglianese, esprimono profondo cordoglio per la perdita del caro Don Giampiero.