L'8 dicembre, a Rogliano, si svolge la Festa dell'Immacolata Concezione, Patrona e Regina della cittadina. Infatti, quest'ultima è stata consacrata all'Immacolata Concezione.
La festività è preceduta dal Novenario, le cui funzioni si svolgono due volte al giorno: al mattino (ore 06:00) e alla sera (ore 18:00), sempre con un alto livello di partecipazione popolare.
Il giorno della Festa, Santa Messa e processione. Le cerimonie religiose si svolgono tutte all'interno della Chiesa Matrice di San Pietro (Duomo), in cui è custodita anche la statua dell'Immacolata Concezione con un altare in marmi policromi.
Quest'anno, però, le celebrazioni sono regolamentate a causa delle misure anti-contagio: infatti, anche al posto della tradizionale "focara" all'aperto è stato acceso un braciere simbolico.
Immacolata Concezione vuol dire che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (S. Anna e S. Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo momento del suo concepimento. Ma perché Maria di Nazareth è stata concepita immacolatamente? Perché avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo. Non era possibile che Dio, somma perfezione e somma purezza, potesse ricevere la natura umana da una creatura toccata, sia pur brevemente, dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all'azione del Maligno.
Una prima testimonianza dell'Immacolatezza di Maria è nel Vangelo: Nell'Annunciazione il saluto dell'Angelo con l'appellativo "Piena di Grazia" fa capire che non si rivolge solo a una donna nello stato di Grazia, ma a qualcuno totalmente pieno della Vita di Dio.
La Festa fu istituita nel VII secolo, rilanciata dopo il Mille e meglio definita nel 1854 con la proclamazione di Papa Pio IX che rese dogma di fede la concezione immacolata della Madonna.
E' Patrona anche di Taranto, Spagna, Stati Uniti, Zaire ecc.
Immacolata è uno dei più frequenti nomi ispirati alla Vergine. E' tipico del Sud. Nel XX secolo è appartenuto a 60 mila italiane, senza contare le Maria Immacolata. Nel XXI secolo è ancora ai primi posti, specialmente in alcune città meridionali.
Giuseppe Pizzuti, docente