Mercoledì 17 febbraio sarà il Mercoledì delle Ceneri, giorno d'inizio del Tempo di Quaresima che ci porterà alla Pasqua, la quale, quest'anno, sarà festeggiata domenica 4 aprile. Per i fedeli inizia un periodo dell'anno ricco di significato, "caratteristiche" liturgiche e simboli, dei quali il "primo" è, appunto, quello della cenere, cui è dedicato il rito di mercoledì 17 febbraio.
Nel primo giorno di Quaresima, il sacerdote "impone" le ceneri sul capo o sulla fronte dei fedeli: simboleggiano la polvere che diventeremo e, dunque, sono un invito alla conversione. Un tempo si usava la formula "Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai", ispirata alla parola di Dio nel cacciare Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden; l'espressione"cospargersi il capo di cenere" significa chiedere perdono, che è la strada per prepararsi alla Pasqua. Oggi prevale l'esortazione "Convertiti e credi al Vangelo". Le ceneri si ottengono bruciando i rami di olivo o palma benedetti l'anno prima.
Quaresima è una parola che deriva dal latino "quadragesima dies" e significa "quarantesimo giorno" prima della Pasqua. Il numero 40 è simbolico ed è legato alla penitenza: 40 sono i giorni del digiuno di Gesù nel deserto (che vince le tentazioni di Satana), 40 quelli del Diluvio, 40 quelli di Mosè sul Sinai e poi ci sono i 40 anni del popolo d'Israele nel deserto.
In realtà la Quaresima è durata 40 giorni solo nei primi secoli della Chiesa. Poiché nelle domeniche non era prevista la penitenza, papa Gregorio Magno ovvero il Grande (540 circa-604) la allungò di quattro giorni per "far tornare il conto".La fece partire,dunque, dal mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima (il Mercoledì delle Ceneri, appunto). Considerato, però, che tra Quaresima e Pasqua c'era anche il periodo del Triduo Pasquale (che inizia dal Giovedì Santo, include il Venerdì Santo e Sabato Santo, e termina a Pasqua), i giorni diventavano 46. La durata attuale di 44 giorni, dunque, si è ottenuta stabilendola fine della Quaresima con la messa vespertina in Coena Domini (Cena del Signore) del Giovedì Santo.
I fedeli sono chiamati a un periodo di penitenza, che consiste nel digiuno il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo, nell'astinenza dalle carni al venerdì, nella preghiera più assidua e, oggi in particolare, nella carità. Lo ha sottolineato anche papa Francesco qualche tempo fa, citando Gesù: "Misericordia io voglio, non sacrifici".
Giuseppe Pizzuti, docente