GRIMALDI - «Ho svolto questa attività stupenda negli anni 1975/81, quando partecipai a campagne di scavi a Sibari, a Crotone, nel territorio di Temesa. Poi ho fatto altro. Ma la passione è rimasta immutata nel tempo, con la convinzione che la conoscenza è frutto di ricerca e di impegno, che io ho sentito forte e presente in voi rappresentanti dell’associazione locale, supportati anche da alcuni cittadini e dal giornalista della zona. Il sito di Grimaldi, distrutto da quel tremendo terremoto, è stato per me una vera scoperta».
E’ quanto ha dichiarato Gabriele Emilio Chiodo, nella visita fatta sabato sulla collina dove sorgeva il paese andato distrutto nel terremoto del 1638. Con il presidente e il vice presidente della Pro loco, rispettivamente Giovanni Fata e Peppe Presta, che hanno guidato un gruppetto di persone insieme a Chiodo, sono stati visitati alcuni punti dove insistono piccole grotte con incisioni, dove ci sono botole per la raccolta dell’acqua, e nella zona dove sono presenti alcune nicchie simili alle edicole votive, oltre a diverse mura di case di quel periodo. Il consiglio di Gabriele Emilio Chiodo è di far mettere in sicurezza il posto, il tutto da concordare con i proprietari dei terreni, con il Comune, e con la sovrintendenza.
Piero Carbone, Giornalista pubblicista