di Giuseppe Pizzuti
MANGONE
Il terremoto del 4 ottobre del 1870
Si racconta che, dopo il forte terremoto che colpì Mangone il 4 ottobre 1870,i sopravvissuti in segno di gratitudine, si recarono con le "jacchère", fiaccole accese, nel luogo dove sorgeva la Chiesa dedicata alla Madonna dell'Arco. Qui ritrovarono il quadro della Vergine e lo portarono nella Chiesa di San Giovanni Evangelista, situata nel punto più alto, da dove avrebbe potuto proteggere l'intero paese. A ricordo di questo triste evento, ancora oggi, dopo centocinquanta anni, si porta in processione la Madonna con una suggestiva fiaccolata.
Il miracolo della Madonna dell'Arco
Si narra che, nel 1899, don Michele Aquino e la sua parrocchia non versassero in buone condizioni economiche. Allora il sacerdote chiese un aiuto finanziario alla Confraternita laica della Madonna del Rosario. Il sindaco, che era a capo della Confraternita, rifiutò di concedere l'aiuto finanziario. Il paese si divise e la maggior parte degli abitanti si schierò con don Michele. La primavera di quell'anno fu molto piovosa e, di conseguenza, i raccolti andarono male. A giugno i contadini, preoccupati per il mancato guadagno, decisero di portare in processione il quadro della Madonna dell'Arco. Anche questa volta il sindaco si oppose, chiudendo le porte della chiesa e gridando: "Se è una vera Madonna, le porte si apriranno da sole". Durante la notte, un fulmine colpì la chiesa, spalancando le porte. Subito il custode suonò le campane a festa, i fedeli si radunarono in chiesa e, per il miracolo, portarono il quadro in processione. In seguito si seppe che, il giorno precedente, un altro fulmine si era abbattuto sulla casa del sindaco, uccidendo il suo amato cavallo Rondello.
SCIGLIANO
Sant'Angelo sconfigge il diavolo
A Scigliano c'è un famosissimo ponte romano (il più antico d'Italia e uno dei più antichi del mondo, costruito tra il 131 e il 121 a.C.), conosciuto come ponte di S. Angelo o di Annibale, che collega le due sponde del fiume Savuto e pare facesse parte del tracciato della via Popilia. Il secondo nome è da attribuire ad un leggendario passaggio del grande condottiero cartaginese. Il secondo nome è dato da una leggenda, secondo la quale, l'Arcangelo Gabriele, durante una estenuante lotta, avrebbe sconfitto il diavolo, che voleva attraversare il ponte per impossessarsi delle anime degli Sciglianesi. Il demonio per la rabbia tirò un calcio sul lato destro del ponte, lesionandolo.
Il Patriarca e la Patrona
Si narra che, nel 1712, gli Sciglianesi, per paura di essere colpiti da un terremoto, chiesero protezione alla Vergine del Carmelo, che divenne Patrona secondaria della Chiesa matrice della frazione Diano affiancando il Patriarca San Giuseppe.
Il quadro miracoloso della Madonna di Monserrato
Si tramanda che il quadro della Madonna di Monserrato sia stato ritrovato da un pastore nei pressi dei ruderi del Castello, su indicazione di una luce che il pastore vedeva ogni notte da una finestra della propria casa. Dopo il ritrovamento, il misterioso quadro fu posto nella Chiesa di San Nicola nella frazione Calvisi. Ma il giorno dopo il quadro fu ritrovato nel Santuario di Santa Maria di Monserrato, dove è tuttora custodito (insignito della Corona d'oro Papale) e dove viene scoperto da una tenda che lo nasconde, una volta all'anno, in occasione della festa.