Con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, AMACI promuove la diciassettesima edizione della Giornata del Contemporaneo che torna in presenza, con l’apertura gratuita al pubblico degli spazi mantenendo la modalità ibrida online e offline per favorire la partecipazione di più realtà possibili, promuovere e far emergere la rete del contemporaneo nazionale e internazionale.
Battaglia fuori dalle mura, è il tema che sarà oggetto di visita guidata ad una delle installazioni della Collezione Permanente. “La stanza del potere”.
Il ciclo dedicato ai suoi “Generali” ha qualcosa di ludico e di contestante. Vigliaturo crea più che altro dei totem di complessa fattura, dove l’elemento più interessante è la forma originale dei corpi, mentre certi volti dei militari sono ormai maschere inoffensive e stravaganti nella loro variegata policromia. Questa dichiarazione può essere letta come una calzante introduzione per l’installazione della Stanza del potere.
Essa, infatti, presenta un tema particolarmente sentito dalla sensibilità dell’artista, quello del potere e delle sue forme, che ha già trovato una sua indagine puntuale nell’installazione dedicata all’epica.
Segno di mostruosità, di stupidità, di arroganza, fonte di lutti, di massacri, di aberrazioni subite dai popoli in guerra, anche qui il potere infrange ogni valore umanitario. Ma ai generali, ridicolizzati e privati della capacità di agire, l’artista conferisce una nota di humor sarcastico, ribaltando il mito del potere guerresco e anelando ad una possibile pace tra i popoli, alla ricerca di quello che è definito come un «Eden cristallino.
Interagendo con le strutture preesistenti del palazzo, il forno entra a far parte dell’installazione diventando la fucina da cui vengono forgiati i soldati da mandare in guerra.
Mentre, funge da fondale scenografico il murales Battaglia fuori dalle mura, realizzato nel novembre del 2005 dall’artista appositamente per il museo, in cui confluiscono alcune delle tematiche epiche a lui più care e in cui l’abilità tecnica ed artigiana del maestro raggiungono il più alto livello.
Sarà una visita guidata nel futuro, con i piedi ben saldi nel passato. Ancora, ci sarà l’occasione per visitare Le strisce e le pieghe della classicità. La mostra, a cura di Giovanni Granzotto, presenta gli artisti Gilbert Hsiao e Umberto Mariani. Due monti che sviluppano il pensiero artistico attraverso risultanze estetiche distinte. Dai panneggi incisivi e suadenti di Mariani alle coinvolgenti composizioni optical di Hsiao; risultato accomunato da un’elaborazione del supporto altamente meditata e volta ad alimentare un’intesa interazione con i fruitori.