Abbiamo ascoltato il capogruppo di "Un'altra Rogliano" Mario Buffone. L'esponente politico, del centro destra roglianese, ha tracciato i punti delle varie fasi che hanno caratterizzato la gestione dell'emergenza al Covid-19. Diverse le proposte portate avanti dal politico del Savuto per una ripresa economica del comprensorio. Di seguito l'intervista completa.
Fasi delicate per tutta la comunità di Rogliano, quali iniziativi avete portato avanti?
Abbiamo organizzato direttamente ed indirettamente numerose azioni nella prima fase: abbiamo raccolto fondi per la fornitura di DPI e materiale sanitario per medici, infermieri ed operatori sanitari insieme all'Associazione La Fontana. Insieme alla stessa abbiamo fornito, nel mese di Marzo, quando era difficilissimo approvvigionarsene, 1000 mascherine (una per famiglia) per Rogliano, Balzata e Saliano. Abbiamo lanciato l' idea della "spesa solidale" collaborando, grazie all'ausilio di nostri volontari, alla consegna di pacchi spesa. Abbiamo proposto per i buoni spesa erogati dal governo centrale numerose e possibili integrazioni al bando comunale anche se le nostre proposte, tra l’altro eque e ammissibili non sono state accolte. Abbiamo, infine, aiutato molte famiglie nella compilazione delle domande.
Come vede il futuro per l'economia del comprensorio, in particolare per Rogliano?
Già prima dell’era Covid, l’economia roglianese non viveva un momento florido, sia per la diffusione della grande distribuzione che ha contributo a che gli acquisti venissero concentrati nei centri commerciali sia perché non si assiste, da qualche anno, al ricambio generazionale: molte saracinesche si sono abbassate definitivamente perché i gestori hanno raggiunto i limiti per la pensione, e non ci sono giovani, tranne rari casi, stimolati ad investire in un'attività sul territorio. Al contrario le poche eccezioni hanno deciso di investire in attività in paesi vicini che offrono, probabilmente, possibilità di successo superiori a Rogliano dal punto di vista commerciale. Per risollevare le sorti dell'economia locale vanno sfruttati i nostri BRAND: un territorio dalle bellezze eccezionali (Savuto, Cannavina insieme ai percorsi naturalistici), i prodotti tipici, per esempio il Pane, le nostre eccellenze manifatturiere (Artigiani del ferro e del legno) e tanto altro ancora. I nostri commercianti devono far rete, sostenersi gli uni con gli altri, sfruttando anche le nuove tecnologie: l'e-commerce ad esempio può esser un gran canale pubblicitario di sviluppo. Si può creare una vetrina turistica, in cui si intersechino storia, tradizioni, culinaria, dimore per lodging o B&B, strutturate intorno a una massiccia pubblicità turistica, pensando a Rogliano come sede ideale di soggiorno grazie alla sua invidiabile posizione, vicina al mare e alla Sila.
Vuole aggiungere qualcosa sulla gestione dell'emergenza a Rogliano?
Sulla gestione dell'emergenza lascio giudicare i cittadini roglianesi. Posso solo dire che il COC (centro operativo comunale) struttura insostituibile e fondamentale nella management delle crisi, è stato attivato il 22 marzo ed è stato operativo solo sulla carta. La crisi è stata gestita benissimo dai cittadini che si sono tappati in casa e hanno rispettato le regole. È grazie al buonsenso dei roglianesi che il contagio non si è diffuso.
Per il futuro, quali protocolli e interventi propone?
I prossimi anni saranno fondamentali per il rilancio o per il definitivo crollo di Rogliano. Ci vogliono nuove idee sia in ottica commerciale che in termini di servizi. Insisto sul ruolo della scuola. Essere attrattivi sull'offerta formativa è basilare per rimettere al centro della valle il nostro paese: tempo pieno e nuovi indirizzi scolastici per le superiori devono essere il primo investimento in sintonia con le autorità scolastiche ma con l’idea che non sono progetti più differibili. Il ruolo del Santa Barbara sarà poi oggetto di dialettica con le autorità regionali e in questo senso propongo un tavolo di confronto con il presidente della Regione Calabria Jole Santelli cui va il ringraziamento più grande per l’impeccabile gestione della emergenza, e so che il Presidente avrà grande attenzione sul ruolo del nostro ospedale .Un suggerimento, inoltre, voglio affidare a chi oggi amministra: visto che ora lo stato consente una detrazione del 110% per le ristrutturazioni, il Comune potrebbe rilevare le abitazioni fatiscenti dei centri storici e lanciare un PIANO CASA: ristrutturazioni in funzione di alloggi popolari, favorendo così il ripopolamento. Si favorirebbero le ditte che hanno subito gravi danni da Covid-19, e una riqualificazione del territorio a costo zero. Inoltre, una proposta di tasse zero per i commercianti e maggiori spazi per isola pedonale per mesi estivi, almeno nei fine settimana. Probabilmente Rogliano potrà beneficiare di ulteriori sussidi nazionali, destinati a tutte le zone rosse, c'è stato un emendamento per tale ipotesi anche per i Comuni del Sud.
Progetti in arrivo?
Esiste un progetto di unica lista per l’anno prossimo. C’è stata grande sintonia e rispetto tra "Un’altra Rogliano ed "Esserci per fare" in questa fase, condividendo le azioni dell’opposizione in un unico progetto che porrà le basi per le amministrative 2021. Abbiamo idee nuove per rilanciare Rogliano che ha perso il suo appeal specialmente negli ultimi anni. Lancio da qui un appello a tutti i roglianesi che vorranno fare parte di questo progetto ambizioso. Non c’è più tempo da perdere .
Omar Falvo
Giornalista Pubblicista
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Nella foto (Studio Tosti), Mario Buffone