ROGLIANO - L’artista Sandro Sottile farà parte dell’ambizioso progetto musicale “L’Italia in dialetto”, un tour artistico che lo vedrà protagonista, in questa stagione, nei maggiori teatri italiani e nei luoghi di culto, nel rispetto delle norme vigenti legate al Coronavirus.
Gli autori del progetto sono Antonio Nicola Bruno (Compositore, cantante, musicista) ed Enzo La Gatta. Collaborano, insieme a Sottile: Tony Cercola (Percussionista, scrittore, musicista) e Carlo Faiello (Cantautore, compositore). Da sottolineare la partecipazione di Peppe Lanzetta (Drammaturgo, attore e scrittore).
Sottile, che da qualche lustro si occupa di musica e canti popolari, si è detto soddisfatto per questa nuova importante opportunità.
Ed è proprio da questi momenti musicali che è nata la collaborazione con i sopracitati esponenti della musica popolare: musicisti dediti alla riscoperta delle musicalità e sonorità meridionali, che hanno in comune l'amore per la musica etnica, per i dialetti, per la tradizione, per i ritmi incontrastati della tarantella del Sud, che vede, sempre di più, accostarsi una folta schiera di giovani.
Il musicista cosentino ha così dichiarato al nostro giornale: «Sarà un’esperienza positiva, un momento di arricchimento e di orgoglio personale. L’iniziativa, come del resto le precedenti, mi permette di conservare nitidamente la memoria della mia terra d’origine. A dare un particolare fascino all’esecuzione dei vari brani, sarà l’utilizzo di alcuni strumenti propri della musica popolare calabrese. Fra questi, la regina è senza dubbio la chitarra battente. Verranno impiegate anche le tradizionali zampogne, le "pipite", la lira calabrese. Sono certo - conclude l'artista - che i numerosi brani proposti “attarantoleranno” gli spettatori, inducendoli a ballare e a cantare con noi».
Il musicista roglianese ha pure annunciato che è in cantiere il nuovo videoclip “Noi meridionali” in collaborazione con il cantautore partenopeo Eugenio Bennato, con il quale ha intrapreso da anni un’importante cooperazione artistica. Coronavirus permettendo, rimane sulla carta il tour estivo 2020 “Tarantella ca nun và bona”.
Ricordiamo che Sottile nasce a Rogliano nel ’62 e si avvicina da giovanissimo alla musica. A tredici anni, infatti, inizia lo studio della chitarra, della zampogna e della ciaramella, strumenti, questi ultimi due, che inizia a costruire artigianalmente nelle forme più arcaiche. Artista completo nell’ambito della ricerca antropologica musicale del meridione, è pluristrumentista, cultore e cantore delle tradizioni popolari.
La sua discografia comprende 6 cd: nel 2009- “C’è quel sud”; 2010:“Live@Rogliano” – Notte bianca; 2011: “Ex voto”; 2011: “Cantannu e sonannu”; 2012: “Sulle tracce dei terroni”; 2019: “Alchimia popolare”.
Ma da dove nasce la passione di Sandro Sottile per la musica popolare? :«La mia passione - spiega - nasce da lontano, sono proprio i suoni ed i ritmi della musica del sud che mi prendono e che sono fondamentali. Volevo citare alcune collaborazioni importanti che ho intrapreso nel tempo. Ad esempio con Eugenio Bennato, con il quale ho dei rapporti professionali costanti; e, poi, con Tony Esposito, ed ancora con il gruppo musicale “Zona Briganti” e con tutti quei musicisti calabresi con la EMME maiuscola. Un po’ di anni fa ho suonato anche con Danilo Montenegro. Nel 1981 ho fondato il gruppo di musica popolare “Narratiuncula”, con degli amici di infanzia, ed ho iniziato questo percorso musicale che si è protratto nel tempo fino ad arrivare all’ultimo lavoro che ho chiamato “Alchimia popolare”, una sorta di viaggio fantastico, una magia attraverso i suoni del sud. La nascita dell’associazione culturale del progetto “C’è quel sud” - conclude Sottile - si pone come obiettivo di mettere in evidenza la musica della Calabria e le eccellenze, una sorta di rivalutazione degli artisti presenti sul territorio».
Il nostro augurio va a questo formidabile cantautore che, con coerenza rara, ostinazione e coraggio, percorre le strade del sud cantando fatica e dignità, nuovi e antichi soprusi, solidarietà e riscatto.
Nella foto: Sandro Sottile insieme ad Eugenio Bennato