Nei giorni scorsi, le rivelazioni fatte da Giuseppe Scalzo, durante una piacevole intervista nella frazione di Orsara, hanno fortemente acceso i riflettori sugli orsi. Secondo le parole di Scalzo, esperto e poliedrico conoscitore del territorio, i boschi che circondano il piccolo villaggio di montagna, nel Comune di Marzi, avrebbero ospitato un tempo gli orsi. Le indagini certosine, portate avanti dalla redazione della Voce del Savuto, cominciano a delineare un perimetro ben definito su tale tematica. Alcuni studi, recuperati dai nostri giornalisti, confermerebbero la presenza di questo mammifero, presumibilmente fino al 1700.
Il significato del termine "Orsara", o meglio "Ara dell'Orso", traccia un primo profilo in questa direzione. Le frazioni di "montagna", nello specifico il piccolo borgo di Piano Semente e quello di Pallone, potrebbero aver ospitato, nei boschi che accerchiano questi scrigni, l'orso, principe indiscusso della montagna.
Tracciando una linea, metaforicamente parlando verso la nostra Sila, ritroviamo anche un luogo chiamato "Macchia dell'Orso", presumibilmente riconducibile a queste ipotesi al vaglio dei nostri studi. Con un pizzico di autentica immaginazione, entreremo nel cuore dei boschi secolari del Savuto. E' proprio il caso di dirlo, ne vedremo delle belle.
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