Il Savuto non smette di regalare emozioni. L'intera valle, quasi come un libro, tratteggia paesaggi che non hanno nulla da invidiare alla fiabe dei fratelli Grimm. Questa volta, un bellissimo volatile è il protagonista del nostro racconto in chiave giornalistica. Una rara bellezza, un volo letteralmente militare, un richiamo inconfondibile, vista impeccabile, parliamo dell'aquila. Questo splendido uccello trasuda di libertà da ogni angolazione possibile.
La sua presenza è confermata anche nel Savuto, presumibilmente per brevi periodi. "Da diversi anni, da giugno fino alla fine di settembre, vedo due splendidi volatili sui cieli della valle. Percorro quotidianamente le strade di montagna, che dalla frazione di Pallone, nel territorio del Comune di Marzi, arrivano al piccolo villaggio di Orsara. Puntualmente posso ammirare in volo una coppia di aquile", ci racconta Giuseppe Scalzo, poliedrico conoscitore dei boschi. "La prima volta, salendo con il mio fuoristrada, ho intravisto il rapace impegnato a combattere con un serpente. Ho tentanto, senza successo, di poter fotografare questa scena letteralmente mozzafiato. Sai, il richiamo dell'aquila è inconfondibile, non può essere scambiato con quello di altri uccelli", afferma Scalzo. Il suo racconto cattura la nostra attenzione, e decidiamo di trasmettere questa storia ai nostri lettori.
"Voglio subito chiarire una cosa, questi territori non rappresentano l'habitat perfetto per le aquile. Probabilmente, la massiccia presenza di prede potrebbe essere una delle cause principali di queste incursioni in zona", ha concluso Giuseppe. E' proprio il caso di dirlo, ne vedremo delle belle. Come? Basta semplicemente scrutare il cielo...la fiaba continua.
Omar Falvo
Giornalista Pubblicista
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