Riceviamo e pubblichiamo


In questo video, inviatoci dalla professoressa Raffaela Albo, c’è la storia di Eugenio Miceli, suo figlio, scomparso prematuramente il 7 agosto 2010. Il video vuole essere un dono per Eugenio, che, se fosse ancora vivo, oggi festeggerebbe 42 anni. È un filmato molto bello, commovente fino alle lacrime, che racchiude i momenti più significativi della vita di questo giovane, terminata troppo presto. Ma è anche un messaggio di speranza, per tanti giovani che, com'è successo a lui, si sentono soli e “persi”, e un invito a dare alla vita il giusto valore.
Grazie, professoressa Albo, per aver voluto condividere con noi questi preziosi fotogrammi, ne faremo tesoro.
La Redazione de La Voce del Savuto esprime piena vicinanza e solidarietà alla famiglia Miceli-Albo, che in questi giorni rivive l’intenso dolore del drammatico distacco da Eugenio. Siamo certi che lui, in cielo, sarà felice di ricevere questo regalo pieno d'amore.

Di seguito, la lettera che accompagna il video, scritta dalla madre.


Questo excursus fotografico sulla tua vita, figlio mio, è il nostro piccolo dono per il tuo doppio compleanno: quello terreno del 6 agosto 1978, e quello celeste del 7 agosto 2010. Espressione viva del nostro amore, perché coloro che ti pensano in questi giorni possano conoscerti meglio, attraverso le varie fasi della tua breve esistenza. Possano cogliere i momenti della tua spensieratezza, percepire le tue inclinazioni, i passatempi, l’amore per la natura; captare il tuo animo sensibile, la tua indole buona. Possano penetrare nella tua bella interiorità; seguire le varie fasi della tua formazione spirituale, le varie tappe di una vita normale, quella di un ragazzo semplice, comune, impegnato nello studio; di un giovane con tanti sogni, interessi, tante aspettative, tante speranze… Perché possano seguirne il cammino segnato dalla volontà di quel Dio che tu hai ritrovato nei momenti più bui della tua vita, nei giorni in cui Lui solo avrebbe potuto aiutarti e rincuorarti!
Ogni foto apre uno scenario di ricordi che immortalano momenti e occasioni indimenticabili, come la nascita di Sofia, Antonio, Alessandra, le cose tue più care; il trasferimento nella nuova casa costruita in aperta campagna, questo meraviglioso angolo di terra, a cui eri molto legato, forse per quel senso di libertà, di movimento e di azione che sentivi fortemente e che rispondeva pienamente al tuo carattere aperto, affabile e ospitale. Spesso ti soffermavi ad ammirare il paesaggio notturno che si estendeva davanti a te e la panchina, su cui sedevi a riflettere…, è ancora lì a testimoniare questa tua bella, amara abitudine.
Colorata di bei ricordi la vita della famiglia e nella famiglia. Emergono momenti felici con le persone a cui tenevi molto: il nonno Eugenio, la zia Nora, lo zio Franco, i tuoi insegnanti, i compagni di scuola e i tanti amici, di ogni età ed estrazione sociale. Momenti felici, carichi di entusiasmo e diretti verso il futuro, come la festa dei “18 anni”, dei “Cento giorni”, la festa di San Giovanni che ci vedeva riuniti ogni anno a Maione, il 24 giugno a casa dello zio Franco che non solo ci invitava e offriva il pranzo, ma faceva il regalo a tutti, grandi e piccoli. E le feste tradizionali, come la Madonna di Maggio, Sant'Antonio, quella del Carmelo a Marano! Ed ancora, l’uccisione del maiale, la passione per l’apicoltura, per i lavori della campagna in generale, i puntuali falò alla vigilia di Natale e Capodanno e tutte le altre feste! Non ne passava inosservata nessuna! E non solo: avevi imparato a suonare il sax e frequentavi la palestra, esercitandoti nell'attività sportiva di Taeckwondo e conquistando le diverse cinture. Ma anche questo finì presto! Altri miraggi si intravedevano all'orizzonte, altre distrazioni, altra strada, purtroppo sbagliata, un cammino difficile, arduo, insidioso, certamente non adatto a te e non rispettoso dei sacrifici fatti dalla famiglia.
Non mancò nella tua vita anche l’esperienza politica come consigliere comunale e come consigliere della Comunità Montana del Savuto, dopo la delusione delle elezioni all'Università, in cui tu avevi, invece, tanto creduto. Significati prettamente personali avevano per te le varie iniziative che, d’estate, allietano in genere la vita monotona dei paesi. Per te erano momenti culturali per la vita della comunità, di svago e di incontro anche con i comuni limitrofi, nonché momenti di forte aggregazione sociale. Anche nella festa della birra, voluta da te per ben due volte, figlio mio, hai dimostrato grande apertura verso gli altri, grande generosità, grande spirito di adattamento e molta vicinanza, soprattutto verso quelli che mostravano disagio o qualche difficoltà. Il risultato? Alla fine tutti si erano divertiti, ma per te nessun merito, soltanto maggiori spese. I conti non tornavano mai!
Fuggitiva la tua partecipazione alla laurea di Sofia (luglio 2004) e alla presentazione del libro di poesie di Antonio (settembre 2007). Evidenti i sintomi del tuo disagio, precisi segnali di quel malessere interiore che si ingigantì col passare del tempo, sfociando lentamente, in un dramma, in una macerazione dell’anima umanamente senza soluzione. Evidente il rammarico e la consapevolezza di non aver saputo sfruttare al massimo e positivamente l’intelligenza di cui eri dotato, di non aver saputo rispondere a quanto ci saremmo aspettati, da te, in quanto primogenito. Segnali che venivano raccolti in silenzio da ognuno della famiglia, ma non sempre era possibile affrontare le varie situazioni per evitare reazioni e sensi di colpa che ti avrebbero potuto buttare di più nella “maledetta bevanda”, anche perché non avremmo potuto “cambiare” il tuo pensiero.
Nel 2004 inizia la perdita di alcune delle persone care, per te molto importanti e significative, vicine al tuo cuore. Per primo il nonno di cui porti il nome e, l’anno dopo, lo zio Franco. Nel 2007 se ne va anche la prozia Nora!
Nel 2008 si apre uno spiraglio: incominci a curarti. Un viaggio difficoltoso, estremamente delicato che noi seguiamo nella massima riservatezza e che avrebbe dovuto segnare una svolta decisiva nella tua vita. E riprendi anche gli studi! A questo sottile filo di speranza è legata la riuscita dell’impresa veramente ardua perché richiede tanta costanza e tanta buona volontà. Nel mese di luglio 2009 si registra un’assoluta astinenza dall'alcol. Tutto sembra andare per il meglio ed i risultati si coglievano nel fisico e nel tenore di vita che appariva un po’ più ordinato. Nel tuo viso si leggevano chiari i segni di un’intima soddisfazione, ma erano così fragili e deboli!
Agosto 2009/2010. Ogni sacrificio, ogni ulteriore tentativo di aiuto e di intervento da parte dei tuoi veri amici: il dottore, la dottoressa, l’ingegnere, il professore, la ragazza, rimangono inefficaci e senza risposta. Una nota positiva, la visita alla Madonna della Quercia, l’ultima domenica di agosto, a Conflenti. Sicuramente hai recitato un’Ave Maria con lo sguardo rivolto a lei e nel silenzio della tua coscienza, chiedendole solo forse un po’ di coraggio e di forza e promettendole di ritornarci “l’anno prossimo in pellegrinaggio e a piedi.”
Ma, ai festeggiamenti del tuo trentunesimo compleanno, il tuo ritrovato equilibrio subiva un ennesimo scossone, la tua fragile volontà andava sempre più cedendo alle tante malevole insinuazioni, alle battute facili e superficiali che ti giungevano a raffica dall'esterno, veri e propri bombardamenti a livello psicologico che ti appesantiscono, disorientano e ti allontanano dalla strada per la quale ti eri faticosamente incamminato. E ti ritrovi, ancora una volta, completamente solo, figlio mio! Ti affidi allora a qualche medico (superficiale, è dir poco) che ti dà consigli e medicinali non adeguati. Ed eccoti di nuovo sull'orlo dell’abisso, nel quale vertiginosamente precipiti in una totale solitudine, proprio al compimento del tuo trentaduesimo compleanno!
Nel marzo 2011, nel corso di una commovente cerimonia, l’intitolazione della sede del Consiglio degli studenti dell'Unical, come fondatore dell’associazione Matrix. Tra le motivazioni: “Eugenio amava la vita e la politica, ed avrebbe fatto qualunque cosa per aiutare un amico in difficoltà”. E come dimenticare, l’intitolazione del Parco giochi di Grimaldi, da parte dell’amministrazione Notarianne.
Grazie, figlio mio per tutto quello che ci hai lasciato: una straordinaria, immensa eredità di affetti ed azioni indescrivibile! Ma grazie, soprattutto, perché, nella notte più oscura della tua vita, sei riuscito ad intravedere quella lucina e a sentire quella voce che ti ha fatto svoltare, anche se tardi per gli uomini, ma in tempo per Dio!
Dal profondo del cuore dei tuoi cari, un forte abbraccio.

SCIGLIANO – Su disposizione dell’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Francesco Nolè dal prossimo mese di settembre assume l’incarico presso la parrocchia di S. Maria Assunta don Christian Milone (nella foto, a destra). Lascia Scigliano, invece, don Andrea Lirangi per il suo paese di nascita Luzzi.
Il nuovo parroco della comunità sciglianese è stato ordinato sacerdote proprio da monsignor Nolè il 7 gennaio 2017 nella Cattedrale di Cosenza. Don Christian è nato il 26 febbraio 1990 a Catania. Diplomato al liceo scientifico, è entrato a 19 anni nel seminario del cammino neocatecumenale “Redemptoris Mater” di Fuscaldo. Dopo aver fatto varie esperienze missionarie all’estero (Messico e Sud America) ha trascorso un anno di pastorale nella parrocchia di San Giuseppe in Serra Spiga a Cosenza. Amministratore parrocchiale di S. Maria Assunta e Santa Croce in Bisignano ha svolto il suo ministero caratterizzato da un’azione pastorale rivolta soprattutto verso i giovani con diverse e partecipate iniziative. Si è fatto promotore anche dei lavori di ristrutturazione della chiesa di San Domenico, inaugurata il 28 giugno scorso. Sarà suo vicario come già a Bisignano, don Leonardo Indalecio Garcia Velasquez, nato a Cucuta (Colombia) nel 1985, ordinato sacerdote il 25 aprile 2015 da monsignor Salvatore Nunnari.
Piero Carbone, giornalista pubblicista

L'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Monsignor Francesco Nolè (nella foto), ha comunicato la nomina dei nuovi Parroci e i trasferimenti nell'Arcidiocesi per l'Anno Pastorale 2020/2021, con alcuni importanti cambiamenti in merito alla guida pastorale alle parrocchie del territorio. L'Arcivescovo ha accompagnato le nomine e i trasferimenti con una tradizionale lettera.

Ecco il testo della lettera ai Parroci:
"Carissimi,
alla fine di un periodo travagliato da tante paure e difficoltà e alle porte della ripresa graduale delle attività pastorali vi raggiungo per comunicare ufficialmente le nuove nomine e i trasferimenti, che saranno effettivi dal prossimo I settembre, insieme ad altri avvicendamenti non ancora ben definiti, in particolare riguardo alla convenzione con la nuova comunità religiosa dei "Missionari di Gesù e Maria a Cana", che curerà la realtà parrocchiale di Camigliatello Silano.
Ho scelto una data particolare, il 2 agosto, in cui tutti noi, presbiteri, diaconi, religiosi e laici, sperimentiamo in maniera particolare la misericordia di Dio attraverso il perdono di Assisi.
Sappiamo bene dalle fonti storiche che Francesco, durante il cammino della sua conversione, era solito raccogliersi in preghiera nella piccola chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Lo stato di abbandono in cui versava l'edificio sacro a quel tempo era, per il santo, un triste segno della condizione della Chiesa stessa, bisognosa di un rinnovamento nell'autenticità del Vangelo e nel desiderio della santità della vita.
Il perdono della Porziuncola, ottenuto da S. Francesco nel 1216 ed esteso poi alla Chiesa Universale, offre anche a noi oggi l'occasione,in questa pausa estiva ed ancora, purtroppo, nella sofferenza a causa della pandemia, per rinnovarci nella vita cristiana e ministeriale attingendo forza ed energia alla fonte della misericordia, il Signore Gesù; Egli, come nostro pastore, si prende cura di ciascuno, attraverso il ministero della Chiesa, in particolare di voi presbiteri che svolgete con generosità il vostro servizio per il bene della comunità ecclesiale.
Invito perciò voi confratelli e tutti i fedeli ad accogliere le decisioni concordate insieme ed oggi comunicate, con semplicità, gioia, entusiasmo e gratitudine al Signore, non tanto per ciò che appare attraverso un elenco di nomine, ma soprattutto per ciò che di buono potrà nascere e per quanto potrà migliorare a partire da esse, con il lavoro e la collaborazione di tutti, e certamente con l'aiuto dello Spirito Santo, per il bene della nostra Chiesa diocesana. Ogni nomina o passaggio di nomina vi prego di considerarli non soltanto una promozione, ma, quali sono veramente, come un atto di fiducia e di maggiore responsabilità a servizio del Regno di Dio.
Affido questo tempo particolare alla Vergine del Pilerio,pellegrina nelle parrocchie della Diocesi,perché custodisca i nostri cuori nella fedeltà all'amore di Cristo, da cui nulla potrà mai separarci, così da essere uomini nuovi per tempi nuovi.
Vi saluto e vi abbraccio di cuore.
Francesco Nolè, Arcivescovo

Le nomine nelle parrocchie della Valle del Savuto:
AMADI Don Paddy Chinyelu: Vicario Parrocchiale S. Giovanni Battista in Figline.
BELCASTRO Don Giuseppe: Vicario Parrocchiale S. Nicola di Bari in Lago.
DIANO Don Saverio: Parroco Emerito S. Pio in Piano Lago di Mangone.
GARCIA Velasquez Don Leonardo: Vicario Parrocchiale S. Maria Assunta in Scigliano.
MILONE Don Christian: Parroco S.Maria Assunta in Scigliano.
NUCERA Don Tiberio: Parroco Santi Pietro e Paolo in Grimaldi.
STAFFA Don Franco: Parroco S. Pio da Pietralcina in Piano Lago di Mangone.
TROTTA Don Giuseppe: Parroco S. Giacomo Apostolo in Bianchi e S.Maria Assunta in Colosimi.

Giuseppe Pizzuti, docente

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) - Un nuovo intervento volto alla prevenzione e repressione dei reati ambientali quello che ha portato al ritrovamento e al successivo sequestro da parte della Polizia Provinciale di Cosenza – distaccamento di San Giovanni in Fiore, di sei aree, distinte ma pertinenti al medesimo contesto territoriale, occupate a vario titolo da rifiuti speciali e comuni, insistenti in località Cuturelle nel comune di San Giovanni in Fiore. L’attività investigativa è stata portata avanti dagli agenti del Distaccamento di San Giovanni in Fiore tramite dei sopralluoghi e delle attività di osservazione tese ad individuare i responsabili di gravi condotte delittuose, rappresentate da continui abbandoni di rifiuti di diversa tipologia, in sfregio a qualsiasi normativa e dell’ambiente naturale della Sila.
L’area interessata dalla discarica abusiva si trova lungo l’ex Ss107 nei pressi dei binari delle Ferrovie della Calabria, all’interno di una vasta area boschiva di notevole valore ambientale e paesaggistico, insistente a oltre 1200 m di quota slm e dove a circa 800 m sorge il Parco Nazionale della Sila. I rifiuti insistevano sul nudo terreno, senza alcun valido accorgimento teso a evitarne la dispersione nell’ambiente circostante, con modifica dello stato originario dei luoghi e potenziali conseguenze per l’inquinamento del suolo, del sottosuolo e dell’aria, oltre a un grave pericolo d’incendio e/o combustione illecita degli stessi.
I poliziotti provinciali hanno constatato che vi erano rifiuti ingombranti, solidi urbani vari, carcasse di elettrodomestici e parti di esse, rifiuti plastici, legnosi, cartacei, calcinacci, pneumatici in disuso, carcasse di televisori, suppellettili di arredo e altro materiale. Le sei aree, dopo i rilievi e gli accertamenti tecnici condotti a più riprese, sono state poste sotto sequestro giudiziario d’iniziativa da parte della polizia giudiziaria. 


La Polizia Provinciale ha dunque trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza il relativo verbale di sequestro con tutte le risultanze dell’attività d’indagine esperita. Per i fatti accertati è scattata la denuncia per le ipotesi di reato di: realizzazione di una discarica incontrollata di rifiuti speciali; deturpamento di bellezze naturali essendo il luogo dei fatti sottoposto a vincolo ambientale e paesaggistico ai sensi del D.lgs. n 42/2004; getto pericoloso di cose. Le indagini sono tuttora in corso. Il personale della Polizia Provinciale in servizio al Distaccamento di San Giovanni in Fiore a seguito di numerosi altri sopralluoghi e accertamenti, portati avanti con solerzia e acume investigativo, aveva individuato i responsabili dell’illecito abbandono di rifiuti solidi urbani e in un caso anche di rifiuti speciali non pericolosi, scaricati in aree naturali in piena Sila e nei pressi della cittadina florense; i predetti trasgressori, identificati grazie alla raccolta di diversi elementi di prova, sono stati poi severamente sanzionati (in questi casi la sanzione prevede il pagamento di una somma da 300 a 3000 euro), inoltre, sono stati diffidati nel bonificare a proprie spese i luoghi inquinati e a consegnare le relative certificazioni di corretto smaltimento dei rifiuti, applicando dunque i principi della norma nazionale e di quella comunitaria: “chi inquina paga”. 


L’impegno per la tutela del territorio e dell’ambiente da parte del Corpo della Polizia Provinciale di Cosenza continua senza sosta in tutta la vasta provincia cosentina; in vista del periodo estivo sarà ulteriormente potenziato il controllo anche delle aree a maggior rischio al fine di prevenire e reprimere casi di inquinamento e deturpamento dell’inestimabile patrimonio naturale presente dalle coste fin dentro le montagne. 

ROGLIANO – Un pomeriggio trascorso nel parco naturalistico della tenuta Bocchineri ha fatto dimenticare per qualche ora ai ragazzi della casa famiglia “Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza - Opera Don Guanella” di Cosenza le preoccupazioni che vivono quotidianamente.
Giovedì, arrivati insieme agli educatori, sono stati accolti dal sorriso del proprietario Carmine Altomare e dai suoi gentili collaboratori.
Il giro ha preso il via dal Museo della civiltà contadina ma, come c’era da attendersi, ad attrarre di più sono stati i daini con il cucciolo nato da quasi due mesi. Ulteriore curiosità hanno destato la casetta sull’albero, la quercia secolare monumentale, le due grotte un tempo ricovero per briganti.
I ragazzi della casa famiglia, incantati dalle bellezze del podere, in più occasioni hanno posto domande e quesiti al proprietario e alle guide turistiche presenti. «Un pomeriggio fantastico, - ha commentato Altomare - i ragazzi sono stati entusiasti ed hanno apprezzato i punti di interessi presenti nella tenuta. In serata mi sono pervenuti i ringraziamenti di suor Gabriela».
Piero Carbone, giornalista pubblicista

Si chiamerà "Malena 2021" il nuovo cortometraggio di Renato Pagliuso, girato interamente nel centro storico di Rossano(CS) e prodotto da Esterno Giorno film productions, iscritta al MIBAC, già nota per avere prodotto molti lavori dello stesso regista.
«In realtà - si legge in una nota stampa diffusa dal regista - l'idea, come tante, è nata per testare la videocamera del Huawei p40 pro in4k, naturalmente con le dovute attenzioni di chi come me viene dalla pellicola e che esige sempre il massimo a livello tecnico e artistico. La storia - prosegue la nota - racconta di una ragazza di oggi che, stufa della modernità, vuole ritornare al passato e gli riesce in parte, perché tutto intorno a lei rimane ai tempi nostri... tranne alcuni misteriosi particolari. Esplicita la citazione al film di Tornatore, mio maestro».
Malena 2021 è interpretata magistralmente da Romy Costantino, attenta e perfetta nel ruolo che le calza a pennello. L'altro protagonista è il bravo Emanuele Lefosse. E, ancora: sorprese, paesaggi che promuovono il territorio, e tante comparse del posto.
In conclusione, Pagliuso ringrazia i suoi assistenti: Euristeo Ceraolo, prezioso aiuto regia; Eugenio De Simone, assistente regia e alla "location manager" Elisabetta Salatino; Orlando Domenico e Giuseppe Golluscio (Noleggio auto d'epoca), e tanti altri.
Intanto, è arrivato da Roma un contatto da una emittente televisiva che vedendo dei fotogrammi ha mostrato interesse a lavoro finito.
Nella foto, Renato Pagliuso (Regista) e Euristeo Ceraolo (aiuto Regia)

ALTILIA - E’ da tutti chiamata “Grotta di San Francesco” per la presenza dell’immagine del taumaturgo paolano ma l’anfratto custodisce anche gli affreschi di Cristo, della Vergine, e di San Sebastiano. La cavità, che si trova nella roccia a ridosso dei resti dell’ex convento e della chiesa di Santa Maria delle Grazie, è meta di numerosi visitatori e ultimamente di alcuni studiosi che si dicono convinti che attraverso l’analisi dei materiali con i quali sono state realizzate le quattro figure si possa stabilire la datazione del lavoro, e se di conseguenza esista un nesso con la presenza di san Francesco in Altilia prima della partenza per la Francia.
Quindi, il piccolo paese di Altilia nella Valle del Savuto in provincia di Cosenza, già conosciuto come luogo di nascita della Carboneria calabrese e dei maestri scalpellini, oggi si appresta a divenire importante meta turistica-religiosa.
Ma facciamo un passo indietro.
In Altilia, è testimoniata da documenti storici, la presenza della congregazione dei Terziari con sovrintendente il sacerdote Angelo Serra; mentre nel “Processo calabro” tra i testimoni era presente una suora correttrice in Altilia di sedici terziarie di san Francesco di Paola, la quale attestò che un’antica sorella di quella congregazione, Giovanna Caserta, era stata vessata per anni da ossessione maligna e resa libera dal servo di Dio. Un altro dato che porta a considerare lo stretto legame con san Francesco e la sua possibile permanenza, se pur breve, ad Altilia è la vicinanza con il Santuario di Paterno Calabro, eretto dal santo in persona nel 1472.
Nel centro collinare del Savuto già ad attrarre i fedeli sono la chiesa di S. Maria Assunta edificata intorno al 1600, sul cui altare è impressa la tela del pittore fiammingo Guglielmo Borremans, l’ex convento e la chiesa di S. Maria delle Grazie fatti erigere proprio dall’Ordine Francescano. In qualche modo legata simbolicamente alla grotta eremitica, è la zona “Parrere” ricca di pietra tufacea dove si estraevano i blocchi ad uso degli scalpellini: qui sono presenti diverse grotte che hanno impresse alcune date (su una è incisa 1316) che si riferiscono ai periodi in cui vi lavorarono i tagliapietre. Proprio la scuola degli scalpellini sorse per volontà dei monaci del Convento. Altilia in virtù dell’importante ritrovamento, nella ricorrenza del Sesto centenario della nascita del santo è stata inserita nel calendario dei festeggiamenti. Il ritrovamento casuale della grotticella, avvenuto anni fa durante dei lavori proprio all’ex convento, viene oramai visto dai fedeli altiliesi come un segno inviato dal santo. Da qui l’idea di ricordarlo con l’intitolazione della piazzetta a lato della sede comunale: Slargo San Francesco di Paola.
Intanto, dopo il finanziamento ottenuto dal Comune, è in questi giorni all’opera nella grotta una esperta della Sovrintendenza. Il contributo è relativo a una convenzione firmata con la Regione Calabria per un importo di trecentomila euro, ed è destinato alla realizzazione di un varco di entrata in piazza Marsico, un arco in pietra tufacea locale, un impianto elettrico per illuminazione, una rampa in legno con passamano laterale, e per il recupero degli affreschi. Una volta terminati i lavori, la grotta avrà tutte le caratteristiche per accreditarsi come un grande attrattore turistico, culturale, e religioso.
Piero Carbone, giornalista pubblicista 

Notizie

Premium Sabatum (2)

Visitatori (2)

730274
OggiOggi1256
IeriIeri609
Questa SettimanaQuesta Settimana3003
Questo MeseQuesto Mese10694
TotaliTotali730274
Highest 06-11-2024 : 2259
3.15.186.78
US
UNITED STATES
US

Photo Gallery (2)